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storytelling esempi, zerouno design, storie da raccontare

zerouno design

Ponsacco (PI) 18/11/2007

Sento i passi del cliente che stanno salendo dalla scala di legno.

Guardo l’ora; è come al solito puntualissimo.

Il lavoro di oggi mi convince; la grafica che gli sto proponendo è moderna, ricercata e studiata in ogni minimo dettaglio. 

Se delle tre opzioni sceglie la num. 2 la pubblico su Behance.

Le altre due vediamo…

Una frazione di secondo precedente al suono del campanello un’occhiata corre velocissima al cumulo di post-it colorati adagiati in maniera più o meno nascosta in un angolo della scrivania.
“Non sarà mica l’ennesima richiesta strana che alimenterà il nuovo post-it delle “cose da non dire al grafico”?

“Senti Luca, apprezzo la tua creatività, mi piace il gusto nella scelta del font, ma non so…questo colore non mi convince al 100%. E poi questi spazi vuoti, io rivedrei le grandezze e le proporzioni. Io la penso così poi pensaci tu….sei tu il grafico!”

– qualche minuto dopo, solo in ufficio –

“Bene, prendiamo il post-it, oggi mi ispira il colore rosa, e mettiamo agli atti quest’altra bella richiesta che smonta qualsiasi velleità creativa della categoria… “Sei te il grafico”….

Non dirlo al grafico

Fra una risata e un pianto, dieci anni di sfondoni

E’ così che nasce la serie #nondirloalgrafico che da Luglio 2014  ha avuto una fortissima viralità sul web; portali di grafica, social network e blog più o meno di settore hanno parlato e ospitato questa serie di richieste che spesso clienti inesperti muovono ai grafici di tutto il mondo e che sono tutte accomunate da un esplosivo mix fra il comico, il grottesco e l’assurdo.
Luca Masini di Zerouno Design su un’idea condivisa anni addietro con l’illustratore e grafico e allora collega Mirko, li ha trasformato in una collezione di grafiche moderne e accattivanti.

Luca lavora a Ponsacco (PI), in uno dei tanti uffici ricavati da una ex Sala Mostre di Arredamento.
Situazione non difficile da trovare per chi abita in queste zone visto che Ponsacco e Perignano sono state, e lo sono ancora nonostante la crisi, due importanti distretti della lavorazione del legno, principalmente ad uso arredativo.

Luca ha un animo mite, pacifico, introverso; poche parole e molti silenziosi viaggi creativi.    

Quando faceva il deejay potevi ascoltare la sua musica nel prive; pochi fortunati che potevano ascoltare tracce di rara sensibilità e ricerca.

Oggi se passi a trovarlo in ufficio lo puoi vedere ricercare in silenzio il font più giusto fra centinaia di simili; fare prove su prove per individuare quale combinazione di colori risulta più giusta per i diversi progetti da proporre ai clienti.

Il viaggio di un post-it che dalla scrivania sbarca sul web

Quelle di #nondirloalgrafico e #nondirloalfotografo (in collaborazione con Picame) sono le storie di creatività e voglia di non prendersi troppo sul serio che alimentate dal web, portano alle luci della ribalta un’intuizione che sino a pochi anni fa sarebbe rimasta confinata nelle piacevoli chiacchierate fra amici o grafici della città di residenza.

La serie di grafiche è nata quindi così.
Un pò per gioco.
Perché non provare a vedere se queste frasi se le sono sentite dire anche altri miei “colleghi” sparsi in tutto il mondo?
Un pò per disperazione.
Quando ci si sente pervasi da quel sentimento di frustrazione dovuto alla consapevolezza che la propria creatività viene soppiantata da quello spirito tutto italiano di essere tutti allenatori, tutti chef, tutti grafici e tutti fotografi.
“So io cosa può funzionare per la campagna pubblicitaria della mia azienda!” – direbbero nella propria testa molti clienti.

La creatività è Made in Italy

Può il servizio di un’agenzia grafica e web design essere Made in Italy?
Si, certamente.
Italia è design, gusto, stile, creatività.
Può prodursi nel vestito di uno stilista, nell’automobile rossa che fa battere il cuore al mondo intero e in un concetto e una grafica che fa dire a tantissimi: “Cavolo, me lo hanno detto anche a me!”
O peggio: ” Cavolo, l’ho detto anche io al mio fornitore”.

E così è partito il tam-tam; dalle condivisioni, “mi piace” e retweet degli amici si è passati alle agenzie di comunicazione, sino ad arrivare ai grandi portali; Behance, Picame e così via.
Un’idea così originale che anche Adobe Italia si è scomodata condividendo il post sulle proprie pagine Social.

Senza scendere troppo nei dettagli, due possono essere i dati emblematici della fortissima viralità raggiunta da questa operazione: 86 i blog di settore in tutto il mondo che hanno condiviso e ospitato la notizia e un’ascesa degli accessi al sito che dalla media di qualche centinaio giornaliero ha raggiunto picchi di 10.000 unità al giorno.
Tutto in via esclusivamente organica.

La storia non finisce semplicemente qui.

Ogni settore ha le sue note dolenti; i suoi strafalcioni, le sue richieste folli.

Chissà se oltre ai grafici, ai fotografi, ai deejay, nasceranno altre categorie desiderose di condividere con uno stile e un gusto tutto italiano, le loro “incomprensioni di settore”.

Qui il sito di Luca Masini e la sua zerouno design per concedersi qualche minuto di ispirazione.